Una volta si pensava che il tetto di casa si potesse rifare solo in primavera, oppure durante l’estate, periodo in cui piove di meno, ma grazie ai moderni sistemi di costruzione e agli attuali strumenti, sulla copertura si può intervenire in ogni momento dell’anno.
Infatti, qualsiasi evento meteorologico viene superato eseguendo i lavori per porzioni e utilizzando specifici teli a protezione della parte “aperta”. In situazioni particolari si ricorre invece a una tettoia provvisoria a copertura del cantiere.
Il rifacimento e la sostituzione, totale o parziale del tetto, anche per interventi di consolidamento, sono solitamente classificati come “manutenzione straordinaria“.
In questi casi si deve seguire il percorso burocratico previsto dalla normativa locale; solitamente sono richieste le pratiche Scia o Dia, ma e necessario informarsi presso l’ufficio tecnico del Comune.
Ci si deve necessariamente affidare a un tecnico abilitato per la progettazione, oppure ci si può rivolgere direttamente a un’impresa specializzata che, spesso, fornisce un servizio completo.
POTREBBE INTERESSARTI: pannelli fotovoltaici su terrazzo come montarli e quanto rendono
È bene ricordare che esistono norme a cui attenersi per la corretta esecuzione del “nuovo” tetto e che se lo spazio sotto la copertura è un’abitazione (locali riscaldati) e necessario tenere conto dei parametri previsti dalle leggi in materia di contenimento energetico.
Amianto sul tetto
Si chiama il Comune. Quando il manto è realizzato con questo materiale (che e vietato dal 1992 bisogna fare verificare lo stato di conservazione. Si può contattare il Comune, la AsI o l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) per fare eseguire un sopralluogo da esperti.
In caso di rimozione di amianto e successiva installazione di un impianto fotovoltaico ci sono degli incentivi sulla produzione di energia elettrica maggiori rispetto ai normali sistemi solari.
POTREBBE INTERESSARTI: pannelli fotovoltaici su tetto
Dal punto di vista della resa energetica la coibentazione termica della copertura è fondamentale: proprio dal tetto si disperde una grande quantità del calore prodotto nella stagione invernale per riscaldare gli ambienti abitati.
• Intervenire si può sempre, ma per un risultato efficace è sempre meglio rimuovere il manto di copertura e inserire un nuovo strato di isolamento, utilizzando lo spazio tra solaio e tegole.
• La scelta del materiale, naturale o sintetico, dipende dalle esigenze e dalla situazione specifica: la consulenza di un tecnico in questi casi è assolutamente necessaria, anche per i calcoli che questo intervento richiede.
• Si utilizzano in genere pannelli, che in alcuni casi sono anche già accessoriati con ferramenta o dispositivi per il fissaggio. • Bisogna considerare poi che può essere doveroso rinnovare anche altri strati del tetto a contatto con isolante.
Ogni cinque anni generalmente si dovrebbe provvedere ad un intervento riparando e sostituendo le tegole rotte e le altri parti danneggiate: i punti che vanno maggiormente controllati, soprattutto dopo eventi climatici intensi, sono i camini, le parti terminali delle falde e il colmo del tetto.