Con l’arrivo del grande caldo estivo si corre ad accendere nuovamente il condizionatore d’aria. Molto spesso è stato spento per tutto l’inverno, è passato quasi 1 anni dall’ ultima volta che lo abbiamo usato e, sorpresa, scopriamo che il condizionatore fredda poco oppure non fredda per niente. Cosa possiamo fare? Si è rotto? Non sempre, anzi, la maggiorparte delle volte la cosa si risolve con poco o quasi.
Prima di rispondere alla domanda dobbiamo sapere come è fatto un climatizzatore o condizionatore che dir si voglia. Questo elettrodomestico è molto simile al frigorifero, d’altronde ha la stessa funzione, quella di produrre aria fredda.
La produzione di aria fredda, spinta poi in circolazione da un ventilatore posto sullo split interno è demandata al compressore, o motore installato all’ esterno. C’è un gas refrigerante, solitamente R410A o R32 che circola nel circuito e, senza entrare nel merito del funzionamento, è responsabile della produzione del freddo. I vecchi condizionatori usano il gas R22, un gas che non viene piu’ utilizzato, ma può essere ancora acquistato dagli installatori per la ricarica di modelli datati.
Se manca un po’ di gas oppure è del tutto finito il condizionatore fredda poco o non fredda per nulla. In questo caso per risolvere la situazione basta chiamare una ditta che effettua ricarica condizionatori ed il gioco è fatto. Solitamente una ricarica costa circa 100-120 euro, ma dipende da quanto gas deve essere sostituito.
Il gas, all’ interno del circuito di refrigerazione di un condizionatore, solitamente non dovrebbe “uscire”. Dopo tanti anni però ci sta che le “cartelle” ovvero i raccordi che ci sono tra tubi e valvole di motore e split si allentino. Significa che dopo 10 anni di uso ci potrebbe essere bisogno di una ricarica di gas del condizionatore. Un condizionatore monosplit solitamente contiene 600 grammi di gas, un dual split quasi 1 Kg. Il prezzo che gli installatori pagano per 1 Kg di gas refrigerante R32 è di circa 70-80 euro.
Quando devono effettuare una ricarica controllano , tramite manometro e pompa del vuoto, quando gas c’è da “rimboccare”. Potrebbero bastare 200 grammi oppure, in caso l’impianto fosse completamente vuoto, anche 700 grammi.
Il punto che dobbiamo capire perchè il gas è uscito dal condizionatore. Spesso è colpa di installazioni fatte male, di “cartelle” non fatte a modo. Le cartelle sono quei raccordi che si fanno tramite una macchina , “cartellatrice“, che uniscono due tubi di rame.
Le cartelle vengono fatte sul motore visto che quelle dello split escono già raccordate dalla fabbrica. Il gas si trova nel condizionatore quando viene acquistato, può fuori uscire anche nel malaugurato caso in cui decidete di “spostare” il motore da un’altra parte.
Quando svitate i tubi, se non li cartellate perdete tutto il gas che esce liberato nell’ aria, tra l’altro è anche tossico per l’ambiente.
Tornando a noi, se il condizionatore non fredda per niente, prima di chiamare una ditta che effettua ricarica del gas per frigo, accertatevi che sia partito il motore, ovvero che la ventola del’ unità esterna inizia a girare quando accendete il condizionatore. Mettete poi una mano sotto lo split, se esce poca o nessuna aria fredda molto probabilmente si tratta di ricaricare il condizionatore.
Chi viene a effettuare la ricarica dovrebbe controllare se il gas viene tenuto a pressione dal condizionatore, questo per evitare che dopo 2 giorni il gas non fuoriesca nuovamente. Insomma bisogna capire se il gas è uscito perchè sono state fatte male le cartelle oppure perchè dopo 10-15 anni un po’ di “allentamento” delle cartelle sia fisiologico. Nel primo caso andrebbero quindi rifatte le cartelle e mettere tutto sotto pressione tramite pompa del vuoto.