In estate, da diversi anni a questa parte, le temperature superano abbondantemente i 30 gradi Centigradi. E’ messa a dura prova la sopportazione, ma anche la salute di chi vive in ambienti afosi ed umidi. E’ per questo motivo che il condizionatore d’aria viene sempre piú utilizzato negli appartamenti delle case nostrane. Si tratta di un elettrodomestico che ha conosciuto un grande successo, ma presenta delle problematiche. Una su tutte l’impossibilità di montarlo in alcune situazioni. Dobbiamo infatti avere a disposizione uno spazio all’ aperto, un balcone ad esempio, dove poter montare l’ingombrante motore.
Aggiungiamo anche che il motore dei condizionatori d’aria è spesso contenzioso di molto litigi condominiali per via della sua rumorosità. Messo a cavallo di due appartamenti confinanti potrebbe disturbare, non di poco, il sonno dei vicini.
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Si potrebbe sfruttare la facciata dell’ edificio in assenza di balcone, purtroppo molti condomini, per motivi di decoro urbano, non lo permettono. Oppure ci sono dei vincoli architettonici, pensiamo ai centri storici delle nostre città. In questi casi le soluzione sono due:
- utilizzare un climatizzatore portatile
- usare un condizionatore senza unità esterna
- usare un ventilatore con ghiaccio
Nel primo caso ci riferiamo ai climatizzatori con rotelle che possono essere spostati da un ambiente all’ altro. Non hanno il motore esterno che si trova invece internamente, nel monoblocco. Dobbiamo però collegare il tubo di sfogo dell’ aria calda all’ esterno e svuotare periodicamente la vaschetta di accumulo di condensa.
Si potrebbe, ove è permesso, utilizzare lo spazio sotto la finestra del proprio appartamento, sempre che non ci siano vincoli condominiali, oppure una chiostrina interna.
I condizionatori portatili sono una buona alternativa ai modelli fissi con motore esterno, ma sono molto meno efficienti oltre che piu’ rumorosi. In grandi ambienti , anche se si acquistano modelli potenti, non riescono a rinfrescare come si desidera e difficilmente, tranne per alcuni modelli, possono essere usati in inverno per riscaldare. Insomma da utilizzare, ma meglio se dobbiamo condizionare piccoli ambienti.
I condizionatori senza motore esterno sono molto simili ai portatili, ma si installano al muro, rimangono fissi. Il motore, anche in questo caso, è interno. Bisogna sfruttare un muro che affaccia all’ esterno per il montaggio in questo caso viene espulsa l’aria calda. Sono leggermente piu’ performanti rispetto ai climatizzatori portatili, ma sempre meno a quelli fissi con motore esterno.
Il modello piu’ famoso è UNICO di OLIMPIA SPLENDID, casa italiana che produce sistemi di condizionamento e rinfrescamento. Si tratta di un modello senza unità esterna, il motore è interno, si monta su una parete perimetrale della casa dove vanno praticati due fori per l’espulsione dell’ aria calda. L’efficienza purtroppo è piú bassa rispetto ad un condizionatore fisso con motore esterno.
I condizionatori d’aria funzionano aspirando aria calda dalla stanza, comprimendola utilizzando un refrigerante e quindi soffiando indietro aria fresca. I climatizzatori portatili ospitano il compressore e il sistema di evaporazione nella stessa unità. Sono disponibili in due tipi, split e tubo, con capacità che vanno da 1800 a 18000 watt.
Il problema numero uno con un condizionatore d’aria è che i filtri spesso non vengono puliti accuratamente come dovrebbero essere. La mancata pulizia dei filtri può causare l’accumulo di diversi tipi di batteri e funghi.
I condizionatori d’aria possono anche essere un terreno fertile per la muffa nera, a causa dell’elevata quantità di umidità che si accumula dalla condensa creata con tutta l’aria fresca che passa attraverso.
Tutti questi microrganismi che vivono profondamente nel tuo condizionatore d’aria possono potenzialmente causare problemi respiratori.
Una soluzione rapida per questo è assicurarsi che il tuo condizionatore d’aria venga pulito regolarmente e che anche il filtro venga pulito ogni 3 mesi.
La manutenzione regolare migliora anche l’efficienza del tuo condizionatore . Gli esperti avvertono che per ogni anno di funzionamento in cui non si effettua la manutenzione del climatizzatore, si perde il 5% della sua efficienza. Pertanto, dopo 3 anni, l’efficienza del condizionatore d’aria sarà diminuita del 15%. Ciò influisce negativamente sulle sue prestazioni.
La manutenzione regolare dell’aria condizionata trova e risolve anche piccoli problemi che, se lasciati, potrebbero trasformarsi in problemi molto più grandi che sono più costosi da riparare.
Tuttavia, la notizia incoraggiante è che, con una manutenzione regolare, puoi effettivamente recuperare un’alta percentuale dell’efficienza persa. Secondo la ricerca, la regolare manutenzione dell’aria consentirà di ottenere il 95% della sua efficienza originale. Pertanto, la quantità di denaro utilizzata per la manutenzione dell’unità può essere recuperata molto rapidamente in termini di bollette elettriche mensili ridotte e costi di riparazione ridotti.