Dal 1° marzo, la Ue ha emanato alcune norme che hanno come tema la progettazione ecocompatibile. Si tratta di una serie di regole per effetto delle quali i produttori di elettrodomestici sono tenuti a fornire ai consumatori e ai riparatori componenti essenziali nei dieci anni successivi alla data di lancio sul mercato degli articoli. In virtù delle nuove norme entrate in vigore, poi, l’etichetta energetica è stata rivisitata, ed è diventata più rigorosa e al tempo stesso più semplice, in modo da adattarsi alle caratteristiche di un contesto economico sostenibile.
Risparmiare grazie alla Ue
Se è vero che tutti i consumatori desiderano individuare soluzioni comode ed efficaci per risparmiare, ecco che la Ue fornisce un prezioso aiuto da questo punto di vista. A fronte di bollette quasi esagerate e di spese continue, non si può non apprezzare l’introduzione di iniziative di carattere green, per effetto delle quali i fabbricatori sono obbligati ad adattarsi alle esigenze dei clienti. In questo modo ci si allontana sempre di più da un consumismo che non è solo dispendioso per i cittadini, ma è anche dannoso dal punto di vista ambientale.
Che cosa fare quando un elettrodomestico si rompe
Contattare un servizio di assistenza elettrodomestici Tradate è la prima cosa che viene in mente quando si è alle prese con un aspirapolvere che non funziona più, con una lavatrice rotta o con un frigorifero guasto. Il problema è che in molti casi il prodotto non può essere riparato, ma deve essere sostituito, magari perché il componente che si è danneggiato non può essere rimpiazzato. Così, a pochi anni di distanza dall’acquisto il rischio è quello di dover buttare il prodotto per acquistare un elettrodomestico nuovo, essendo venuta meno la possibilità di recuperare il modello precedente.
La lotta per ridurre gli sprechi
Una situazione non sempre piacevole, per rimediare alla quale per fortuna la Ue ha scelto di intervenire. In effetti in ambito europeo da molti anni ci si impegna nella lotta alla riduzione degli sprechi e a favore del riciclo. Tuttavia, il modus operandi di molte grandi aziende e più in generale una politica fortemente improntata al consumismo imponevano ai consumatori di produrre quantità quasi incredibili di rifiuti elettronici. I clienti, insomma, non potevano far altro che comprare prodotti nuovi per sostituire quelli precedenti, non più funzionanti e non riparabili. La nuova norma che è entrata in vigore rappresenta un importante cambiamento dal punto di vista dei produttori e degli importatori, i quali saranno tenuti a fornire ai riparatori professionisti i componenti di ricambio essenziali fino ai dieci anni successivi al lancio sul mercato degli elettrodomestici di riferimento.
Per quali elettrodomestici valgono le norme
Le regole di cui stiamo parlando per il momento sono valide unicamente per i frigoriferi, per i televisori, per le lavatrici e per le lavastoviglie, mentre non si applicano agli smartphone e ai computer portatili. Quel che è certo è che per i consumatori finali ci sarà la possibilità di comprare alcuni componenti di ricambio perfino dopo che il prodotto di riferimento sarà stato ritirato dal mercato. Si potranno acquistare i pezzi che si possono usare nel fai da te, come i sigilli, le porte e le cerniere.
Etichette energetiche: che cosa è cambiato
Oltre al diritto alla riparazione elettrodomestici a Tradate e in tutte le città del territorio Nazionale, le nuove norme hanno previsto dei cambiamenti in relazione alle etichette energetiche. Come noto, le etichette energetiche al giorno d’oggi rappresentano un aiuto molto importante per i consumatori, che grazie ad esse possono prendere decisioni più consapevoli e compiere scelte più oculate. Non solo: grazie alle etichette energetiche, le persone sono spinte a desiderare e a comprare modelli efficienti e con un alto grado di risparmio energetico. La Ue ha emanato un sistema di etichettatura nuovo, destinato a rivelarsi più intuitivo e chiaro. Le lettere andranno dalla A alla G, e ci sarà una classificazione rigorosa, più che in passato. In più sarà introdotto un codice QR che potrà essere usato dagli acquirenti che, in questo modo, avranno l’opportunità di entrare in una banca dati europea per ottenere più informazioni sul prodotto in questione. Le nuove etichette verranno applicate, in un primo momento, solo sui televisori, sulle lavastoviglie, sulle lavatrici, sui frigoriferi e sui congelatori. Risparmiare centinaia e centinaia di euro diverrà così un obiettivo alla portata di tutti.